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Volevo Fare L’Esploratrice

presentazione del libro d’artista di Barbara Ceciliato

Luogo dell’evento: AULA MAGNA, ACCADEMIA di BELLE ARTI di Bologna, Via delle Belle Arti 54 – Bologna
Data dell’evento: 1 Dicembre 2016, ore 16.00
Pubblicazione a cura di: Fausto Lupetti Editore

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Presentato in Anteprima il 9 ottobre, alla Fabbrica del Vapore di Milano, in occasione di MILANO SCULTURA 2016, con la Direzione artistica di Valerio Dehò, il volume, di 260 pagine, propone e documenta, l’attività dell’artista, dalla fine anni 70’ ai nostri giorni, con una vera e propria monografia d’immagini.
Contiene, tra i numerosi testi presenti in catalogo, le prefazioni di Vittoria Coen, Andrea Emiliani, Bruno Bandini, Sergio Garbato, chiamati ad essere partecipi a questa occasione d’incontro, assieme al Direttore dell’Accademia di Bologna, Prof. Enrico Fornaroli, all’Editore Fausto Lupetti e alla stessa artista.

 

Alcuni estratti dai testi di presentazione del catalogo:

“A seguirne, con attenzione e partecipazione, volute e scansioni, il percorso artistico di Barbara Ceciliato si presenta fin dall’inizio come un “work in progress”, contrassegnato da momenti folgoranti e decantazioni, perché ogni varco rimane aperto e quanto si scarta viene messo da parte solo provvisoriamente.” (Sergio Garbato)

“To follow, with attention and participation, coils and scans, the artistic route of Barbara Ceciliato appears from the beginning as a “work in progress”, marked by dazzling moments and settlings, because each passage remains open and what is discarded is put by side only provisionally.”

 

“… Barbara Ceciliato, se provo a ripensare alla modalità che esprime nella costruzione delle proprie immagini, è un’artista che opera sull’idea dello  spostamento, del transito, veloce o rallentato dipende dalle insidie del  “fiume” che ha deciso di percorrere. Un transito che si esplicita anche  attraverso il ricorso alla mutazione delle tecniche con le quali le immagini prendono corpo.” (Bruno Bandini)

“… Barbara Ceciliato, if I try to rethink at the modality she expresses in the  construction of her own images, is an artist who works on the idea of relocation,  on transit, fast or slow depends on the pitfalls of the “river”, she has decided to travel. A transit, which also becomes explicit through the recourse to the mutation of techniques, with which the images take shape.”